Assemblea Annuale dei Benefattori 2022 |
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Come consuetudine è stato recitato il santo Rosario che ha preceduto l’inizio della Santa Messa; a poco a poco fratel Matteo, con il consueto sorriso, ha accolto gli amici benefattori che hanno preso posto nella sala. Fratel Dionisio ha presieduto la celebrazione che, guidata nei canti dal gruppo di animatori, si è svolta in un bel clima di amicizia e partecipazione. Successivamente, dopo una pausa, dove ognuno ha potuto scambiare due chiacchiere con gli amici, bere un caffè, ci siamo ritrovati in sala per ascoltare le parole di fratel Matteo di cui ricordo questo: rendere grazie a Dio per ogni dono che ci dà, come Gesù ha reso grazie dei cinque pani e due pesci offerti da un ragazzo per sfamare la folla”. E’ fondamentale ricordarsi del donatore e non solo del dono ricevuto; e tutto quello che abbiamo è dono del nostro Dio che non si lascia superare da nessuno in generosità. Il programma poi ha previsto il racconto della storia di “BENITTA” una bambina sostenuta a distanza da Giuseppe. Il benefattore ha preparato un video con il quale ha raccontato la storia di questa ragazza che durante una visita di fratel Matteo e altri collaboratori al suo villaggio, ha chiesto lei stessa l’aiuto di Giuseppe che, a questa richiesta di sostegno, non ha saputo negare il suo sì. Anno dopo anno, Benitta è cresciuta, ha proseguito gli studi e dalle immagini si è visto anche il miglioramento della condizione economica della sua famiglia attraverso una ristrutturazione della casa. Alla fine Benitta ha conseguito la sua laurea di “Infermiera Professionale Universitaria” ed ora può ambire ad un buon posto di lavoro. Abbiamo potuto collegarci con lei via internet con una video riunione e così abbiamo potuto salutarla. Ci sono stati un po’ di interferenze con la linea: lei a causa del temporale non ci sentiva bene e noi eravamo un po’ timidi con l’inglese. Tuttavia è stato emozionante vedere com’è stato concreto e fruttuoso l’aiuto dato a questa famiglia: è stato un investimento proficuo che ha dato speranza per il futuro a chi altrimenti, senza aiuti non avrebbe potuto risollevarsi dalla sua situazione. E come Giuseppe tutti gli altri benefattori, che hanno fatto la sua stessa scelta, sanno cosa il loro aiuto abbia significato per i bambini e le famiglie da loro adottati a distanza. E ne hanno visto i risultati perché i bambini hanno portato a termine i loro percorsi di studio più o meno lunghi, a seconda dei loro desideri, diventato ragazzi adulti e qualcuno ha anche scelto la strada della vocazione religiosa. Questo è la grandezza di quest’opera: che ogni fanciullo/a possa completare il suo percorso di studi fino all’università, così da gettare le basi per costruirsi un futuro con il quale aiutare anche la sua famiglia. La giornata poi è proseguita con il pranzo che quest’anno ha avuto due menù: uno italiano e uno indiano (adattato però al palato di noi italiani). Eravamo un po’ tutti curiosi di assaggiare questi piatti orientali e penso che non siamo stati delusi! E la domanda più frequente era: ”Ma cosa c’è dentro?” Un grazie a tutti i cuochi e ai loro collaboratori che, con il loro impegno e lavoro, hanno reso piacevole e possibile il pranzo. C’era una bella atmosfera tra i tavoli, i bambini che al solito correvano e giocavano fuori all’aperto e Fratel Matteo che passando tra le tavolate, immortalava i nostri volti grazie a Fiorenzo, il fotografo ufficiale di queste giornate!! È sempre piacevole incontrarsi con chi crede e sostiene l’opera delle Adozioni perché la gioia dei nostri ritrovi è frutto dell’amore che mettiamo nei nostri gesti, nei nostri sacrifici per aiutare coloro che ne hanno bisogno e nell’amore verso il Signore Gesù!
Al prossimo anno.
Elisabetta Nardo |