50 Macchine USHA a pedali |
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Missione Compiuta
Cinquanta macchine per cucire Macchine < Usha > a pedali. Un tesoro incredibilmente prezioso in un India lanciata nell’era moderna e supertecnica. Un’era veramente incredibile dove basta una pioggia o qualche particolare condizione atmosferica per bloccare intere città. Grazie a questa particolare macchina a pedali, qualsiasi sia la situazione atmosferica, una ragazza potrà tranquillamente continuare il suo eventuale progetto di lavoro. Con corrente o senza corrente, con il monsone o senza il monsone. Un bene preziosissimo. Eccoci quindi a Eluru, e, particolare molto curioso, fa molto ma molto caldo.
Ad Eluru si sono registrati ben 48° gradi di calore. Una temperatura simile non l’avevo mai sperimentata nella mia vita. Un’aria molto calda ci avvolge e anche il più piccolo sforzo comporta una forte sudorazione. Io sono stato accolto con tutti gli onori dalla parrocchia che ospita le cinquanta ragazze per il corso di cucito. Sotto un tendone addobbato a festa ci sono le cinquanta ragazze, i loro genitori, le cinquanta macchine e cinquanta diplomi da consegnare. Una festosa cerimonia ci avvia sempre più verso la consegna del dono, ma incredibilmente, il momento culminante, avviene proprio nell’ora più calda della giornata. Il calore sotto la tenda comincia a diventare insopportabile, l’aria rarefatta ci fa boccheggiare, ma la gioia di poter donare un futuro a queste ragazze povere, ci fa resistere e ci sprona a lottare contro questo calore. Sapevamo che saremmo arrivati nella stagione calda, ma non pensavamo di scontrarci con simili temperature da record. Stoicamente, pur di far felice le ragazze, sopportiamo tale disagio. Il momento della consegna dei diplomi e delle conseguenti macchine è qualcosa di magico e emozionante. Osservo i loro volti, i loro sguardi, i loro occhi. Sono felici ed emozionate.
Durante la consegna dell’attestato le vedo guardare orgogliose i loro genitori. Dopo tanta fatica sono riuscite a raggiungere un futuro. Ora anche loro possono sognare una vita migliore e più dignitosa. Dall’alto del palco guardo i loro genitori, alcuni si emozionano, altri sembrano indifferenti, ma è solo apparenza. I loro sguardi tradiscono la loro gioia. La loro figlia ha finalmente una speranza concreta. Penso com’è incredibile che una semplice macchina per cucire a pedali possa trasformare la vita di una famiglia. Care ragazze vorrei abbracciarvi tutte, sono felice per voi. Il caldo comincia a diventare insopportabile. Per la prima volta da quando viaggio in India, accade che una donna mi consegni un piccolo panno per asciugarmi il volto grondante di sudore. Mai avevo sudato così tanto nel continente indiano. Non importa, sono qui per le ragazze e qualsiasi fatica va bene pur di vederle contente. La cerimonia volge al termine e quindi anche la nostra missione ad Eluru. Dopo un pasto presso le suore della parrocchia e una gradita visita alle suore clarisse di clausura ecco che nuovamente incontriamo le ragazze. Assieme alle loro famiglie stanno portano alle loro case il loro futuro. Sono contento. Come al solito le emozioni sofferte sono le più preziose da custodire e quindi vi posso dire che questa volta abbiamo ben sofferto per godere di tanta emozione. Ricorderò queste ragazze per sempre. Ricorderò questo terribile caldo. Ricorderò per sempre tanta emozione
Ora la missione è davvero compiuta
Giuseppe Dei Rossi |